Diciamolo forte e chiaro: l’estate non può definirsi tale senza una grigliata con amici e parenti. Punto. In giardino, sul terrazzo, al mare o dove preferisci, il barbecue è sempre la scelta vincente per pranzi e cene estivi in compagnia. Oltre a essere un momento per dirvertirsi alla grande, la sua versatilità è in grado di conquistare chiunque: permette di avere un menù più che vario tra carne, pesce e verdure e stuzzichini vari. Tra le fiamme ardenti della griglia, il cibo e le numerose chiacchierate, ad una grigliata che si rispetti non possono mancare i giusti cocktail dissetanti, perfetti per rinfrescare tutti i palati.
Il rapporto cocktail-cibo è diventato sempre più solido negli ultimi anni e il food pairing col giusto drink è ormai irrinunciabile: i cocktail per barbecue rappresentano l'alternativa originale, sofisticata ed elegante alle tipiche bevande che abitualmente accompagnano i pasti. Come abbinare al meglio il cibo con i cocktail per la grigliata? I consigli di NIO Cocktails ti aiuteranno a creare gli abbinamenti perfetti per le tue grigliate - che siano a base di carne che di pesce.
I migliori cocktail da abbinare alla carne
La scelta del cocktail varia a seconda della tipologia di carne, della marinatura e dal tipo di salsa che andrà ad accompagnare il piatto. La regola generale è di non esagerare con la gradazione alcolica, poiché il cocktail deve accompagnare delicatamente il sapore della portata, non dominarla con il suo carattere forte e soprattutto sgrassare il palato nel modo giusto.
I migliori cocktail da abbinare alla carne grigliata sono: Negroni, Manhattan, Tommy's Margarita.
Negroni
Un classico cocktail che rappresenta in pieno l'aperitivo italiano, amato in tutto il mondo per il suo perfetto equilibrio secco e agrodolce di amari - Vermouth Cocchi e Gin Tanqueray. Il Negroni è nato a Firenze tra il 1919 e il 1920 dal Conte Camillo Negroni: in quegli anni il Conte era solito frequentare l’aristocratico Caffè Casoni in via de’ Tornabuoni e – stanco del solito Americano – chiese al barman Fosco Scarselli l’aggiunta di una punta di gin anziché di soda, in onore dei suoi recenti viaggi a Londra. Quello che per il Conte era “il solito”, per gli altri è divenuto “Un Americano alla maniera del Conte Negroni” - per questo ha preso il nome del Conte che lo amava così tanto. Il cocktail è diventato popolare a partire dagli anni Cinquanta, dapprima in Italia e poi in tutto il mondo, tanto da essere citato in uno dei romanzi della saga di James Bond di Ian Fleming, "Risiko", nel quale il mitico agente 007 in un suo soggiorno nella Penisola ordina, appunto, un Negroni.
Un cocktail dal sapore deciso, che si sposa benissimo con una grigliata a base di carne perché ripulisce bene il palato e accompagna i sapore.
Manhattan
Il Manhattan è un cocktail sotto la luce dei riflettori sin dalla sua nascita: la leggenda racconta che fu creato intorno al 1870 al “Manhattan Club” di New York da Iain Marshall, in occasione del ricevimento organizzato da Jennie Jerome (ovvero Lady Randolph Churchill, madre di Winston Churchill) in onore del candidato alla presidenza Samuel J. Tilden. Il suo successo rese il drink molto fashion e decise di rinominarlo come il bar in cui era stato creato, il “Manhattan”. Grazie a un velocissimo passaparola, il cocktail è diventato presto molto popolare anche in Europa, aiutato forse anche dal suo nome importante: la Grande Mela nel tumbler.
Il calore del whisky Bulleit, la dolcezza del Vermouth Cocchi e il tocco di angostura creano un perfetto cocktail da abbinare alla carne, in particolare a quelle molto grasse e dal sapore deciso l’agnello.
Tommy’s Margarita
Un tocco rinfrescante, variante del Margarita, che fa risplendere il sapore esotico della Tequila. Creato agli inizi degli anni '90 da Julio Bermejo, questo cocktail prende il nome del ristorante-bar di famiglia a San Francisco - autoproclamatosi "il miglior tequila bar sulla terra". Il Tommy's Margarita è adesso protagonista di tutte le cocktail list dei migliori bar del mondo. Rispetto al classico Margarita, il sapore è esaltato il Triple Sec con lo sciroppo di agave che non a caso viene estratto da una pianta grassa del Messico: l'Agave Tequiliana Weber.
Un cocktail in perfetto stile messicano, che si abbina alla perfezione con le alette di pollo - specialmente se marinate in una salsa piccante.
I migliori cocktail abbinati al pesce
Oltre alla carne, anche il pesce è perfetto per essere cucinato alla brace. Generalmente si utilizza un misto mare composto da crostacei, molluschi, pesci e spiedini. I migliori cocktail da abbinare al pesce sono: Gimlet, Daiquiri, Milano - Torino, Old Fashioned.
Gimlet
Iniziamo da un classico cocktail per grigliate: il Gimlet. È un freschissimo mix di gin Tanqueray e lime già noto nel 1928, descritto come: “gin, una punta di limone e soda”. La descrizione nel romanzo di Raymond Chandler del 1953 - “The Long Goodbye” - stabiliva che “un vero gimlet è metà gin e metà succo di lime e niente altro”. L’origine sembra essere attribuita al Chirurgo Ammiraglio Sir Thomas Gimlette: si dice sia stato il primo ad aver aggiunto il succo di lime al quotidiano gin dei suoi uomini della Royal Navy per aiutarli a combattere i danni dello scorbuto (malattia dovuta a carenza di vitamina C) durante le lunghe traversate oceaniche.
Fresco, aromatico, il perfetto abbinamento cocktail e pesce - di ogni tipo.
Daiquiri
Il re dei cocktail estivi, old but gold, super rinfrescante grazie alla combinazione di Pampero Rum Blanco e agrumi. Nato alla fine del XIX secolo, al tempo della guerra tra Stati Uniti e Spagna, risale al naufragio della nave Main – nel porto dell’Avana. Un marine giunse in un piccolo villaggio vicino a Santiago de Cuba - chiamato Daiquiri - e, per placare la sua sete, entrò in una sorta di baracca adibita a bar. Dopo aver rifiutato di bere Rum liscio, ottenne un’aggiunta di succo di lime e di zucchero.
Tropicale quanto basta, il Daiquiri si abbina bene con il pesce e a piatti speziati. Infatti, la parte agrumata del drink richiama il sapore dei crostacei come gamberoni e scampi.
Milano – Torino
Un cocktail tanto semplice, quanto equilibrato e rappresentativo dell'italianità. Il Milano-Torino è un cocktail controverso: nessuno sa davvero quando sia stato creato, ma la versione più accreditata è che sia stato inventato per celebrare la nascita dell’Autostrada A4 nel 1932, anche se è più probabile che fu creato con l’avvento della grande scuola italiana della miscelazione. All’inizio del cosiddetto “Secolo Breve” c’erano pochi liquori disponibili nei bar: i più celebri erano certamente il Vermouth di Torino e il Campari di Milano. Unendo i due si ottenne dunque il Milano-Torino, preparato direttamente nel bicchiere, con l’aggiunta di una scorza d’arancia.
È un drink molto secco i cui sentori erbacei si sposano bene con le grigliate di tutti i tipi di pesce e i crudi di mare.
Old Fashioned
Le origini di questo drink risalgono a così lontano nel tempo che è difficile credere a chi se ne attribuisce la paternità. Originalmente fu chiamato Whiskey Cocktail poiché esprimeva la formula classica stabilita nel 1806: distillato, zucchero, acqua e bitter. Dal 1870, la disponibilità di nuovi liquori portò a creare innumerevoli nuovi Whiskey Cocktail “alternativi e migliorati”, ma c'era ancora chi amava e desiderava solo la vecchia ricetta. Da qui, nacque l’Old Fashioned Whiskey Cocktail.
Grazie al Whisky Bulleit Bourbon, al pizzico di bitter aromatico e all'arancia, è il cocktail ideale con sapori decisi tipici della selvaggina ma anche al pesce affumicato - come il salmone. La parte sapida viene infatti smorzata dal whiskey.
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